Recensione
The Rolling Stones Olé, Olé, Olé! – Recensione: Paul Dugdale dirige uno straordinario documento sul primo concerto cubano dei Rolling Stones di marzo 2016
Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood, Charlie Watts sono brutti, sporchi e cattivi, o per lo meno lo erano, e hanno segnato con la loro musica una serie di generazioni, dai 60 ai 14 anni. Sono già stati protagonisti di vari documentari e di loro si è occupato a modo suo anche Godard in “Sympathy for the Devil” del 1968.
Con un’età media dei membri di 70 anni, loro continuano ancora oggi a macinare concerti in giro per il mondo facendo sempre il sold out. Non poteva che essere così con le loro tappe in Sud America, dove erano seguiti dal regista Paul Dugdale. Ne è venuto fuori “The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!”, che racconta tutte le tappe che hanno preceduto quella finale di Cuba. Non c’è solo la musica, com’era ovviamente prevedibile.
C’è tutta la loro storia, raccontata dai membri della band. Inizia Mick, il frontman storico, che è magro come un chiodo, ma con un’energia che fa invidia a un ventenne. Racconta il suo rapporto con la celebrità non nascondendo un certo fastidio di fondo, anche se conclude che fa parte del gioco non poter andare in giro senza essere disturbati dai fan.
Keith è lo stregone del gruppo che scaccia la pioggia, senza riuscirci sempre, con il suo bastone magico e la perenne sigaretta in bocca. I due nel film parlano del loro rapporto, che è a loro dire magico, anche se tutti sanno che è stato disturbato da contrasti piuttosto duri. Ronnie Wood, il chitarrista si racconta nella sua seconda attività di pittore.
Infine, Charlie Watts il batterista si conferma come il personaggio più schivo e fragile della band, eppure essenziale per il suo prezioso accompagnamento musicale.
The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!: la riconferma di una potenza dirompente
I quattro rocker diventano un tutt’uno con i posti dove suonano. Interagiscono come possono con le culture locali e confermano ancora una volta la potenza dirompente della musica contro il potere. È per questo che il concerto all’Avana del 25 marzo 2016 è stato un evento storico, al pari della visita di pochi giorni prima di Mr. Obama.
Il documentario si chiude con le immagini strepitose del concerto cubano. “The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!”, è un film strepitoso sia dal punto di vista musicale e visivo ed è la conferma che come diceva Neal Young in un suo pezzo “Rock and Roll can never die”.
Ivana Faranda
Trama
- Titolo originale: The Rolling Stones Olé Olé Olé!: A Trip Across Latin America
- Regia: Paul Dugdale
- Cast: Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood, Charlie Watts
- Genere: Documentario, Musicale, Colore
- Durata: 105 minuti
- Produzione: Gran Bretagna 2016
- Distribuzione: Wanted Cinema
- Data di uscita: 10 aprile 2017
Il documentario “The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!” segue il tour dell’iconica band inglese The Rolling Stones nei primi mesi del 2016 attraverso dieci città latinoamericane, culminante in un concerto gratuito all’Avana il 25 marzo di quello stesso anno.
Per quella che è stata definita la migliore band di rock ‘n’ roll al mondo, si trattava della prima esibizione in assoluto a Cuba, e l’evento, a cui hanno assistito oltre 1.2 milioni di persone, è stato paragonato per importanza storica al celeberrimo concerto tenuto da Roger Waters sotto il Muro di Berlino.
Da Santiago a Buenos Aires, il film e la musica dei suoi indiscussi protagonisti accompagnano lo spettatore lungo tutta la strada: a San Paolo in Brasile, Ronnie Wood si immerge nell’arte di strada; a Mexico City, assistiamo all’esecuzione di “Happy” da parte di una band di 12 mariachi; a Lima, Mick and Keith prima si fanno prendere dalla malinconia ricordando il momento in cui avevano composto “Honky Tonk Women”, per poi lanciarsi in una suggestiva reinterpretazione unplugged.
The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!: America Latina coast to coast con i Rolling Stones
Ciò che ne risulta è un ricco e colorato affresco di un’ancora complessa America Latina, all’interno del quale trovano facilmente posto anche fugaci sguardi al contesto sociopolitico in cui band e troupe si muovono: dai classici fan che inseguono le auto in cui siedono i loro idoli, fino alla musica più folkloristica.
Quello che è a tutti gli effetti un road movie esprime fin dalle prime inquadrature quanto l’arrivo degli Stones in Sud America rappresenti molto di più che un concerto a cui assistere: “Se ascoltavi quella musica potevi essere arrestato” commenta la voce di uno dei fortunati spettatori del concerto de L’Avana. Ma “il rock n roll non conosce barriere” aggiunge un altro.
The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!: immagini e (tanta) musica
“The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!” è stato presentato in anteprima al Toronto Film Festival 2016 ed è il complemento perfetto di “Havana Moon”, il concerto registrato a Cuba e pubblicato in vari formati nell’autunno del 2016.
Nel film sono presenti le performance live di “(I Can’t Get No) Satisfaction”, “It’s Only Rock‘n’Roll”, “Wild Horses”, “Honky Tonk Women”, “Sympathy For The Devil”, “Paint It Black” e “Miss You”.