Recensione
The Void – Il Vuoto – Recensione: nuovi autori e registi per film quasi curriculari
“The Void – Il vuoto” segna il debutto alla regia di due autori, Gillespie e Kostanski, che hanno collaborato a molte produzioni di film horror e fantasy come curatori degli effetti speciali e grafici. Per questo lavoro hanno organizzato una raccolta fondi su Indiegogo, con la quale poter realizzare gli effetti speciali. Già questo tipo di dinamiche ci sembrano paradigmatiche di come il cinema horror vanti una schiera di ammiratori disposti a supportarlo e a spingere vari professionisti a voler emergere in questo settore.
La storia inizia con atmosfere doom and gloom realistiche in una provincia canadese probabilmente nelle prime ore dopo il tramonto. Un ragazzo ferito scappa da due uomini che tentano di ucciderlo, esausto e carponi viene individuato in una strada di campagna da un poliziotto di pattuglia che lo porta nel più vicino ospedale. Edificio solo parzialmente in funzione a causa di un precedente incendio.
Tutto il seguito della vicenda si svolge all’interno di questa struttura e nel posteggio adiacente, con solo un degente, una donna in gravidanza che aspetta insieme al nonno di sottoporsi ad una visita di controllo, il poliziotto, il ragazzo ferito, due medici e un’infermiera. Presto si aggiungeranno i due uomini che volevano uccidere il ragazzo, una schiera di incappucciati con tuniche bianche e coltellacci alle mani e vari esseri mostruosi dai tratti ibridi ricchi di tentacoli coi quali penetrare corpi e menti umane.
The Void – Il Vuoto: tanti elementi e nessun senso
I primi quindici minuti di “The Void – Il vuoto” riescono a inchiodare lo spettatore alla poltrona grazie a un’ambientazione da thriller anni ‘80, contesti realistici, attori con dimesse fisionomie da provincia canadese e cieli plumbei che lasciano presagire uno sviluppo ricco sorprese. Purtroppo, con il procedere della narrazione, gli eventi si arricchiscono di una serie di elementi prelevati anche questi dalla filmografia horror anni ‘80, ma miscelati fino a formare un patchwork gore senza scopo e senza senso. In una successione priva di costrutto passano in carellata: sette sataniche, accolite di giovani dediti a droghe e orge, simboli alchemici e cabalistici, mostri ibridi di cui si scoprirà in seguito essere il prodotto di manipolazioni genetiche, medici che le praticano, donne che prestano il loro grembo a queste pratiche con dedizione, portali verso altre dimensioni. Il tutto nell’edificio che ospita l’ospedale ma soprattutto nelle sue cantine o sotterranei.
Forse l’unico filo conduttore della pellicola è proprio il tema della nascita o rinascita, della morte, della possibilità di una vita eterna; per questo forse le madri, le gravidanze, il grembo materno, fisiologico, alieno o geneticamente modificato poco cambia, vengono continuamente proposti. Womb and tomb, grembo e tomba. Ma la sceneggiatura è decisamente debole, i personaggi scarsamente delineati, la difficoltà a comprendere le vicende lasciano sospettare che gli stessi autori non le abbiano elaborate in maniera esaustiva.
Gli attori sono tutti credibili anche nei loro ruoli privi di spessore, citiamo tra tutti Ellen Wong, alla quale è affidato l’unico ruolo light e divertente dello script: una specializzanda scarsamente motivata; e come non citare una delle scene iniziali del film nella quale confortando l’unico degente, gli dice: “sai che statisticamente hai più probabilità di morire in un ospedale che in un qualsiasi altro luogo?”.
Se l’intenzione degli autori era dimostrare che sanno fare una pellicola efficace con pochi mezzi diremmo che tutto sommato con “The Void – Il vuoto” ci sono riusciti. Se il loro obiettivo era quello di coinvolgere produzioni con budget più elevati glielo auguriamo, sperando però che destineranno nelle successive opere più risorse non solo a effetti speciali più raffinati ma anche a sceneggiatori con più capacità di mestiere.
Marco Marchetti
Trama
- Titolo originale: The Void
- Regia: Jeremy Gillespie, Steven Kostanski
- Cast: Ellen Wong, Kathleen Munroe, Kenneth Welsh, Stephanie Belding, Evan Stern, Aaron Poole, Art Hindle, Amy Groening, Daniel Fathers, Trish Rainone, Grace Munro, Mik Byskov, Dennis Nicomede, Keith Bowser, James Millington, David Scott, Mark Fisher, Jason Detheridge, Janine Davies
- Genere: Horror, colore
- Durata: 90 minuti
- Produzione: Canada, 2017
- Distribuzione: 102 Distribution
- Data di uscita: 7 Dicembre 2017
Diretto a due mani dai pregevoli artisti Jeremy Gillespie e Steven Kostanski; “The Void – Il vuoto” è un horror movie dal carattere forte ed ambizioso, costruito a cavallo tra due influenti tradizioni cinematografiche del genere: quella slasher, riconducibile agli agli anni Settanta e la successiva splatter, pezzo forte dei mitici Ottanta e Novanta, con una puntina di intramontabili presenze ‘creature feature’, che non guasta.
“The Void – Il vuoto” si ispira inoltre al genio unico e straordinario di John Carpenter e, in modo particolare, ai suoi “La Cosa” e “1997 Fuga da New York”.
The Void – il vuoto: oscure presenze
Il protagonista delle vicende a cui ruota attorno la trama del film, è l’ufficiale di polizia Daniel Carter che, durante un quotidiano giro di perlustrazione della zona di sua competenza, in un angolo di strada isolata e non illuminata, incontra uno sconosciuto coperto di sangue e claudicante.
Preoccupato per la sorte del malcapitato, l’agente si precipita ad accompagnarlo nella struttura ospedaliera più vicina, imbattendosi in un piccolo punto di soccorso di provincia, gestito da un esiguo numero di medici.
Come se fossero intrappolati in una terrificante dimensione onirica da cui è impossibile scappare, i due uomini si ritrovano in un attimo circondati dalle inquietanti figure inumane in cui staff e pazienti della struttura si stanno poco a poco trasformando. Non serve molto per capire che l’ospedale è minacciato da una presenza sovrannaturale e sarà compito di Carter condurre sé stesso e gli altri sopravvissuti fuori e in salvo, attraverso un incredibile viaggio infernale sul filo del rasoio tra vita e morte.