La prima parte della terza stagione di The Witcher è uscita da poco e i fan sono già in attesa della seconda parte che uscirà il 27 Luglio. Tuttavia, a rendere tristi tutti i fan dello show – e dei libri – è la notizia che Henry Cavill – risultato perfetto nel ruolo di Geralt di Rivia – ci abbandonerà dopo questa terza stagione per lasciare il posto a Liam Hemsworth.
Appena la notizia era uscita fuori, moltissimi fan erano insorti per criticare la decisione da parte della produzione. Quest’ultimi si sono difesi affermando che la scelta è dipesa dalla decisione dello stesso Cavill di voler abbandonare lo show. La motivazioni sono state varie e sono trapelate da diverse fonti. Ma una domanda ci ha sempre preoccupati: come si potrà fare questo cambio di attore senza risultare “traumatico” per i fan? A quanto pare, gli showrunners hanno trovato una soluzione.
Secondo quanto affermato dalle fonti, il cambiamento di volto di Geralt verrà giustificato dalla trama, senza risultare traumatico per i fan. Certo, la cosa risulterà comunque difficile per coloro che si erano affezionati a Henry Cavill – considerando quanto fosse appropriato nel ruolo del Witcher – ma almeno questo potrebbe rendere le cose meno difficili e più scorrevoli.
“Abbiamo un piano molto, molto buono per introdurre il nostro nuovo Geralt e la nostra nuova visione di Geralt con Liam… Non mi addentro in queste idee perché sarebbe un enorme spoiler, [ma] è anche molto, molto vicino alle meta idee che sono profondamente radicate nei libri, specialmente nel libro cinque”. È molto fedele alla tradizione”, dice Baginski. “È molto vicino a ciò che è stato definito nei libri, e penso che questo cambiamento sarà abbastanza impeccabile. Saremo ansiosi di vedere come avverrà la transizione tra Cavill e Hemsworth. E siamo sicuri che i fan sono già al lavoro per analizzare la storia per vedere cosa potrebbe accadere”.
Non sappiamo ancora come la trama potrà giustificare il cambio di volto di Geralt. Nei romanzi, c’è un momento in cui Geralt è gravemente ferito ed è costretto a guarire in modo traumatico, ma non sembra essere questo il caso.