Biografia
Tomas Milian è un attore, sceneggiatore e cantante statunitense naturalizzato italiano, cittadino italiano dal 1969, noto soprattutto come protagonista di film polizieschi all’italiana a cavallo tra gli anni settanta e ottanta. In Italia, con l’inconfondibile voce prestatagli da Ferruccio Amendola, è spesso identificato come l’indimenticabile Sergio Marazzi alias er Monnezza, il ladruncolo romano.
Tomas Milian, er cubano romano
(L’Avana, 3 marzo 1933)
Cubano di nascita, americano per scelta e romano nel cuore. Un vero nomade. È Tomas Milian, conosciuto in Italia soprattutto per aver interpretato Er Monnezza e Nico Er Pirata, entrambi doppiati dal grande Ferruccio Amendola. I suoi personaggi nascono dall’incontro, nel 1962, con Quinto Gambi, sua controfigura e pescivendolo di Tor Marancia. I due, che si somigliano da morire diventano come fratelli, e Milian presta a Quinto la sua Rolls, con cui porta anche il pesce.
Vista la somiglianza, al Piper, famoso locale di Roma, Quinto si spaccia per Tomas per agganciare le ragazze; d’altra parte l’attore cubano studia la sua fonte d’ispirazione per poter creare la figura del romanaccio simpatico e ironico che gli darà fama. Ma Tomas Milian è anche interprete per grandi registi del calibro di Pasolini, Visconti e Bolognini, tanto per citarne alcuni. Come persona invece è timido e riservato, per niente sboccato come il suo alter ego, al punto di dover bere prima delle riprese per poter dire tante brutte parole.
Nato all’Avana il 3 marzo del 1933, Tomas Milian è figlio di un generale dell’esercito di Gerardo Machado, rovesciato dal colpo di stato di Batista.
Il piccolo Tomas cresce senza la figura paterna per i primi anni di vita. Il padre, dopo un lungo periodo in carcere e in manicomio, si suicida quando lui ha soli dodici anni e sarà proprio Tomas a trovarlo morto. Questo evento traumatico segnerà la sua vita e fare l’attore lo aiuterà a superare il suo dolore. Nonostante la famiglia altolocata e la buona educazione ricevuta a 22 anni scappa negli Stati Uniti, dove gli viene riconosciuta la nazionalità americana e studia recitazione all’Actor’s Studio.
Gli esordi sul piccolo schermo
Dopo una dura gavetta, nel 1957 entra nel cast della serie TV “Decoy” ed ha modo di conoscere Jean Cocteau, di cui recita una pantomima al Festival di Spoleto nel 1959. Bello e timidissimo sta per tornare a New York, quando Mauro Bolognini lo chiama per farlo debuttare nel cinema in “La notte brava”, sempre nel 1959. Il film è liberamente tratto da “Ragazzi di vita” di Pasolini.
Tomas ritorna nel 1960 con Bolognini ne “Il bell’Antonio”, in cui interpreta il cugino di Marcello Mastroianni, e a cui seguirà, nel 1966, “Madamigella di Maupin”. È l’inizio di una lunghissima carriera in cui generi completamente diversi si alterneranno continuamente.
Con la Vides di Cristaldi firma un contratto che durerà dal 1960 al 1966 e che lo farà recitare in ruoli impegnati con registi del calibro di Pasolini, che nel 1969 gli darà una piccola parte nel film a episodi “RoGoPaG” nel suo racconto “La ricotta”.
I primi film di successo
Francesco Maselli lo dirige nei suoi due ritratti sulla borghesia “I delfini” del 1960, e poi nel 1964 ne “Gli indifferenti”. Nel 1961, Tomas è tra i protagonisti del film di Nanni Loy “Un giorno da leoni”, girato tra i Castelli Romani e nel 1962, ormai volto noto in Italia, è diretto da Visconti in un episodio del film “Boccaccio ‘70”, accanto a Romy Schneider.
Nel 1965, pur di poter sciogliere il contratto con Cristaldi, gira il kolossal mal riuscito di Carol Reed “Il tormento e l’estasi”, incentrato sull’incontro/scontro tra Michelangelo e il suo committente Papa Giulio II. Lo stesso anno però è anche lo straordinario protagonista di “Le soldatesse” di Valerio Zurlini, in cui interpreta un trentino costretto a scortare delle prostitute per i soldati in guerra.
Tomas Milian e i western
Inizia così la seconda fase della carriera di Milian, quella che dal 1967 al 1970 lo vedrà in una serie di western all’italiana, per lo più firmati da Sergio Sollima, tutti ruoli molto congeniali al carattere del giovane attore. Unica eccezione è “Banditi a Milano” di Lizzani del 1968 e lo stravagante “I cannibali” della Cavani del 1969. Si tratta di una versione attualizzata e girata a Milano del mito dell’Antigone e Thomas è uno straordinario Emone.
Viene poi diretto da Dacia Maraini in “L’amore coniugale” del 1970, tratto da un romanzo di Moravia. Nel 1971 un Dennis Hopper reduce dal successo di “Easy Rider”, lo chiama per fargli girare il lisergico “The Last Movie- Fuga da Hollywood”, in cui veste i panni di un prete ubriaco.
Chiusa la fase western all’italiana la sua carriera devia verso il poliziesco violento. Fanno parte di questo filone “Non si sevizia un paperino” di Fulci del 1973, “Milano odia- la polizia non può sparare” e “Roma a mano armata” di Umberto Lenzi. È lo stesso Lenzi a dare vita alla saga di Er Monnezza, alias Sergio Marazzi, iniziata nel 1976 con “Il trucido e lo sbirro”. Alla violenza subentra l’ironia nel racconto di una Roma di periferia che il nostro Tomás conosce molto bene e che l’ha adottato sin dal suo arrivo in Italia. Il linguaggio è a dir poco colorito e la voce è quella inconfondibile di Amendola. Ha i capelli ricci e lunghi come la barba e indossa una tuta da meccanico. Milian, educato da un padre militare, ha qualche problema all’inizio ad entrare nel personaggio del delinquente dal cuore d’oro e dalla parlata greve ma piace subito al pubblico. Girati nel 1977 dallo stesso regista, “La banda del gobbo” a “La banda del trucido” sono un grande successo di cassetta.
I ruoli più ricordati ed amati di Milian
Su questo trend, nel 1976, Bruno Corbucci crea il personaggio di Nico Giraldi detto “Er pirata”, una versione nostrana di Serpico, di cui Giraldi è un grande fan. Molto simile nel look a Monnezza, il nuovo personaggio si differenzia dal primo per la sua appartenenza alla polizia con modi poco ortodossi. Il primo film della serie è “Squadra antimafia” del 1978, a cui ne seguiranno altri per i dieci anni successivi, di cui Milian sarà protagonista insieme alla sua spalla Bombolo/Venticello, scoperto da lui stesso per caso su un set di Corbucci.
L’attore cubano ritorna al cinema d’autore solo nel 1979 con Bertolucci nel drammatico “La luna”, che gli farà guadagnare un Nastro d’argento come miglior attore non protagonista, e alcuni anni dopo con “Identificazione di una donna” di Antonioni, in cui si mette completamente nelle mani del grande maestro. La saga di Nico Giraldi si chiude con “Delitto al Blue Gay” del 1984 che incassa molto meno degli altri film, segnando la fine di un altro ciclo di vita per Tomas Milian, che decide di tornare negli Stati Uniti dove deve praticamente ricominciare da zero. Il primo film che gira è “Oltre ogni rischio” di Abel Ferrara del 1989, mentre l’anno successivo viene diretto da Sydney Pollack in “Havana”, ambientato proprio negli anni della dittatura di Batista che Milián conosce bene.
Nel 1991 Oliver Stone inserisce Milian nel cast di “JFK- Un caso ancora aperto”, ma si tratta sempre di piccoli ruoli. L’unico ruolo più importante è in “Traffic” del 2001 di Steven Soderbergh dove interpreta un generale sanguinario.
Gli ultimi lavori per il grande schermo
Tomas Milian torna in Italia dopo molti anni di assenza nel 2011 per girare una fiction su Roma di Giuseppe Ferrara, che non verrà però mai mandata in onda. Il Festival Internazionale del Film di Roma, la città che tanto ha dato a Milian, lo premia nel 2014 con il Marc’Aurelio alla carriera, per celebrare un attore a 360 gradi, che ha saputo interpretare personaggi di ogni genere, dalla commedia al cinema d’autore.
Tomas si è spostato poi negli USA (Miami) ed è stato sposato con Rita, scomparsa nel 2012. Dalla loro unione è nato un figlio, anche lui attore che attualmente vive a New York.
Il grande ‘cubano romano’ si spegne tristemente il 24 Marzo del 2017 nella sua abitazione a Miami, a causa di un ictus; una sua amica ha dichiarato che l’attore le diceva di voler passare gli ultimi giorni della sua vita nella città di Roma, che aveva visitato l’ultima volta in occasione della premiazione tre anni prima.
Ivana Faranda
Filmografia
Tomas Milian Filmografia – Cinema
- Tomás Milián in Milano odia: la polizia non può sparare (1974)
- La notte brava, , regia di Mauro Bolognini (1959)
- Il bell’Antonio, regia di Mauro Bolognini (1960)
- I delfini, regia di Francesco Maselli (1960)
- L’imprevisto, regia di Alberto Lattuada (1961)
- Laura nuda, regia di Nicolò Ferrari (1961)
- Un giorno da leoni, regia di Nanni Loy (1961)
- Giorno per giorno disperatamente, regia di Alfredo Giannetti (1961)
- Boccaccio ’70 (Episodio “Il lavoro”), regia di Luchino Visconti (1962)
- Il disordine, regia di Franco Brusati (1962)
- La banda Casaroli, regia di Florestano Vancini (1962)
- Il giorno più corto, regia di Sergio Corbucci (1963)
- Ro.Go.Pa.G. (Episodio “La ricotta”, non accreditato), regia di Pier Paolo Pasolini (1963)
- L’attico, regia di Gianni Puccini (1963)
- Mare matto, regia di Renato Castellani (1963)
- Gli indifferenti, regia di Francesco Maselli (1964)
- Io uccido, tu uccidi, regia di Gianni Puccini (1965)
- Le soldatesse, regia di Valerio Zurlini (1965)
- I soldi, regia di Gianni Puccini (1965)
- Il tormento e l’estasi, regia di Carol Reed (1965)
- Madamigella di Maupin, regia di Mauro Bolognini (1966)
- El precio de un hombre, regia di Eugenio Martín (1966)
- Faccia a faccia, regia di Sergio Sollima (1967)
- Se sei vivo spara, regia di Giulio Questi (1967)
- La resa dei conti, regia di Sergio Sollima (1967)
- Sentenza di morte, regia di Mario Lanfranchi (1967)
- La lunga notte di Tombstone, regia di Jaime Jesús Balcázar (1968)
- Banditi a Milano, regia di Carlo Lizzani (1968)
- Corri uomo corri, regia di Sergio Sollima (1968)
- Ruba al prossimo tuo, regia di Francesco Maselli (1968)
- Tepepa, regia di Giulio Petroni (1969)
- Dove vai tutta nuda?, regia di Pasquale Festa Campanile (1969)
- Beatrice Cenci, regia di Lucio Fulci (1969)
- O’ Cangaçeiro, regia di Giovanni Fago (1969)
- I cannibali, regia di Liliana Cavani (1970)
- L’amore coniugale, regia di Dacia Maraini (1970)
- Vamos a matar, compañeros, regia di Sergio Corbucci (1970)
- La vittima designata, regia di Maurizio Lucidi (1971)
- Fuga da Hollywood, regia di Dennis Hopper (1971)
- Un uomo dalla pelle dura, regia di Franco Prosperi (1972)
- La banda J. e S. cronaca criminale del Far West, regia di Sergio Corbucci (1972)
- Non si sevizia un paperino, regia di Lucio Fulci (1972)
- La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza?, regia di Giulio Petroni (1972)
- Il consigliori, regia di Alberto De Martino (1973)
- Ci risiamo, vero provvidenza?, regia di Alberto De Martino (1973)
- Squadra volante, regia di Stelvio Massi (1974)
- Milano odia: la polizia non può sparare, regia di Umberto Lenzi (1974)
- Il bianco, il giallo, il nero, regia di Sergio Corbucci (1974)
- La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide, regia di Sergio Martino (1975)
- I quattro dell’apocalisse, regia di Lucio Fulci (1975)
- Il giustiziere sfida la città, regia di Umberto Lenzi (1975)
- Una donna da uccidere, regia di Yves Boisset (1975)
- 40 gradi all’ombra del lenzuolo, regia di Sergio Martino (1976)
- Roma a mano armata, regia di Umberto Lenzi (1976)
- Squadra antiscippo, regia di Bruno Corbucci (1976)
- Il trucido e lo sbirro, regia di Umberto Lenzi (1976)
- Liberi armati pericolosi, regia di Romolo Guerrieri (1976)
- Squadra antifurto, regia di Bruno Corbucci (1976)
- Il cinico, l’infame, il violento, regia di Umberto Lenzi (1977)
- La banda del trucido, regia di Stelvio Massi (1977)
- Messalina, Messalina!, regia di Bruno Corbucci (1977)
- La banda del gobbo, regia di Umberto Lenzi (1977)
- Squadra antitruffa, regia di Bruno Corbucci (1977)
- Il figlio dello sceicco, regia di Bruno Corbucci (1977)
- Squadra antimafia, regia di Bruno Corbucci (1978)
- Squadra antigangsters, regia di Bruno Corbucci (1979)
- Rebus per un assassinio, regia di William Richert (1979)
- La luna, regia di Bernardo Bertolucci (1979)
- Assassinio sul Tevere, regia di Bruno Corbucci (1979)
- Il lupo e l’agnello, regia di Francesco Massaro (1980)
- Delitto a Porta Romana, regia di Bruno Corbucci (1980)
- Manolesta, regia di Pasquale Festa Campanile (1981)
- Uno contro l’altro, praticamente amici, regia di Bruno Corbucci (1981)
- Delitto al ristorante cinese, regia di Bruno Corbucci (1981)
- Delitto sull’autostrada, regia di Bruno Corbucci (1982)
- Identificazione di una donna, regia di Michelangelo Antonioni (1982)
- Monsignore, regia di Frank Perry (1982)
- Cane e gatto, regia di Bruno Corbucci (1983)
- Il diavolo e l’acquasanta, regia di Bruno Corbucci (1983)
- Delitto in Formula Uno, regia di Bruno Corbucci (1984)
- Delitto al Blue Gay, regia di Bruno Corbucci (1984)
- King David, regia di Bruce Beresford (Non accreditato) (1985)
- Salomè, regia di Claude D’Anna (1986)
- Luci lontane, regia di Aurelio Chiesa (1987)
- Gioco al massacro, regia di Damiano Damiani (1989)
- Oltre ogni rischio, regia di Abel Ferrara (1989)
- Revenge, vendetta, regia di Tony Scott (1990)
- Havana, regia di Sidney Pollack (1990)
- Money – Intrigo in nove mosse, regia di Steven Hilliard Stern (1991)
- JFK – Un caso ancora aperto, regia di Oliver Stone (1991)
- Sonny & Pepper: Due irresistibili cowboy, regia di Gregg Champion (1994)
- Mela e Tequila – Una pazza storia d’amore con sorpresa, regia di Andy Tennant (1997)
- Amistad, regia di Steven Spielberg (1997)
- The Yards, regia di James Gray (2000)
- Traffic, regia di Steven Soderbergh (2000)
- Washington Heights, regia di Alfredo De Villa (2002)
- The Lost City, regia di Andy Garcia (2005)
- La Fiesta del Chivo, regia di Luis Llosa (2005)
- Fugly!, regia di Alfredo De Villa (2012)
- Nessuno si salva da solo, regia di Sergio Castellitto (2015)
Tomas Milian Filmografia – Televisione
- Una donna poliziotto, regia di Michael Gordon (Episodio “Fiesta at Midnight”) (1958)
- The Millionaire, regia di James Sheldon (Episodio “Louise Benson Story”) (1959)
- L’uomo, regia di Vittorio Cottafavi (1964)
- Miami Vice (Serie TV, episodio 2×09) (1985)
- Un Giustiziere a New York, regia di Richard Compton (Episodio “Il regno del terrore”) (1985)
- Un Giustiziere a New York, regia di Russ Mayberry (Episodio “Omertà”) (1987)
- Una casa a Roma, regia di Bruno Cortini (Film TV) (1988)
- Agente speciale Kiki Camarena, regia di Brian Gibson (1989)
- Voglia di vivere, regia di Lodovico Gasparini (Film TV) (1990)
- Avvocati a Los Angeles, regia di Tom Moore (Episodio “The Gods Must Be Lawyers”) (1991)
- Bitter Harvest, regia di Simon C. Jones (1992)
- Nails, regia di John Flynn (1992)
- Frannie’s Turn, regia di Asaad Kelada & Sam Weisman (Sit com) (1992)
- La signora in giallo (Serie TV, episodio 8×19) (1992)
- Marilyn e Bobby – L’ultimo mistero, regia di Bradford May (1993)
- Matrimonio d’onore, regia di John Patterson (Film TV) (1993)
- Il fuoco della resistenza – La vera storia di Chico Mendes, regia di John Frankenheimer (Film TV) (1994)
- Oz (Serie TV, episodi 1×02-1×06) (1997)
- Arturo Sandoval Story, regia di Joseph Sargent (2000)
- Law & Order, regia di Christopher Misiano (Episodio “Diritto indiscutibile”) (2000)
- UC Undercover, regia di Lou Antonio (Episodio “Of Fathers and Sons”) (2001)
- The Cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian, regia di Giusepe Sansonna – documentario (2014)