Il celebre calciatore Totò Schillaci, simbolo indiscusso dei Mondiali del ’90 e protagonista di una carriera che ha fatto la storia del calcio italiano, è al centro di un ricordo profondo e toccante. La sua prematura scomparsa, avvenuta il 18 settembre 2024 nella sua Palermo natale, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di intere generazioni. La testimonianza di sua figlia Jessica, espressa durante lo studio de La Volta Buona, ha rivelato il dolore e l’affetto che ancora permeano l’aria. L’articolo ripercorre la carriera, la vita familiare e gli ultimi istanti di Totò Schillaci, intrecciando le emozioni di chi lo ha amato con i fatti che hanno caratterizzato una vita straordinaria.
Vita e famiglia di Totò Schillaci
Il percorso di Totò Schillaci ha saputo andare oltre i confini del campo da calcio, intrecciando successi sportivi e vicende personali di grande intensità. Dopo essersi affermato inizialmente con il Messina, il suo talento lo ha portato a segnare una carriera eccezionale in club prestigiosi come Juventus e Inter, coronando il sogno della nazionale italiana. La sua esistenza, tuttavia, non si è limitata allo sport: la vita privata ha rappresentato un capitolo altrettanto significativo. Totò si è sposato due volte, intraprendendo il primo matrimonio con Rita nel 1987, concludendolo nel 1995, mentre il secondo legame, celebrato nel 2012, lo ha unito alla modella Barbara Lombardo. Da queste unioni sono nati tre figli, Jessica, Mattia e Nicole, che oggi portano avanti il ricordo di un padre amato e rispettato. La storia di Totò Schillaci unisce in maniera indissolubile la passione per il calcio con la complessità di una vita familiare intensa e ricca di sfumature.
La testimonianza toccante di Jessica
La primogenita di Totò Schillaci ha scelto un momento di grande vulnerabilità per aprirsi e raccontare il dolore per la perdita del padre. Durante un’intervista in studio de La Volta Buona, Jessica ha versato lacrime sincere, descrivendo come il velo di tristezza abbia offuscato inizialmente ogni tentativo di spiegare l’irrealtà della scomparsa. “Il ricordo di lui è troppo forte. Inizialmente non riuscivo a parlarle perché non concretizzavo l’idea che non ci fosse più”, ha confessato, sottolineando il vuoto lasciato dalla sua assenza. La giovane ha anche ringraziato tutti coloro che, con parole e gesti, hanno cercato di lenire quel dolore, affermando: “Ci ha riempiti d’effetto, anche se ha ritardato in noi l’idea che papà non c’è più”. Inoltre, ha riportato un episodio particolarmente toccante, rivelatole dalla madre, che mostrava come Totò, pur essendo un uomo di grande carisma, avesse dimostrato un profondo istinto protettivo nei confronti di lei. “Mi ha detto che dopo la notizia della gravidanza, rischiava l’aborto. Mio padre si è preso cura di lei, mettendola a letto e accudendola in ogni modo. Voleva a tutti i costi che io nascessi. Il medico dopo la nascita disse ‘è un miracolo della vita’”, ha raccontato, evidenziando la delicatezza e la forza del legame familiare.
I momenti finali e l’addio
Negli istanti conclusivi della vita di Totò Schillaci, l’emozione ha permeato ogni parola e gesto, lasciando un ricordo indelebile nei cuori di chi lo ha conosciuto. Sebbene Jessica fosse lontana, percepì immediatamente il peggioramento delle condizioni del padre, come confermato in seguito da suo fratello: “Mio fratello mi ha poi confermato che stava davvero male”. Al suo rientro a Palermo, la figlia visse quelle che definì “due settimane più intense della mia vita”, un periodo in cui ogni conversazione divenne carica di significato. Totò cercava di esprimere il suo pentimento per le assenze, ammettendo il desiderio di poter riavvolgere il nastro del tempo: “Avrebbe voluto riavvolgere il nastro per cambiare tante cose”. L’addio si concluse con un messaggio che Jessica custodirà per sempre: “’Amore mio, ti voglio bene. Non dimenticarlo mai’. Poi mi ha chiesto scusa”. Questi ultimi momenti, intrisi di dolore e di autentico affetto, continuano a rappresentare il tributo più sincero a un padre che ha lasciato un segno irrimediabile nella vita di chi lo ha amato.
