Il mondo della musica italiana è in fermento, e tra le nuove voci emergenti spicca Tredici Pietro, il giovane rapper che ha fatto parlare di sé per il suo approccio sincero e diretto. Figlio d’arte, con un padre noto come Gianni Morandi, Tredici Pietro ha scelto di seguire il suo percorso artistico senza mai ricorrere a scorciatoie. In un recente episodio del vodcast dell’Adnkronos, il rapper ha condiviso dettagli sulla sua carriera, il suo nuovo album e le sfide personali che ha affrontato.
La carriera musicale di Tredici Pietro
Nato nel 1997, Tredici Pietro, il cui vero nome è Pietro Morandi, ha iniziato a scrivere rime fin dalla giovane età, precisamente durante le scuole medie. La sua passione per la musica lo ha portato a pubblicare il suo nuovo album, intitolato “Non guardare giù“, un lavoro che ha richiesto due anni di impegno e dedizione. Il titolo dell’album, secondo le parole dello stesso artista, è aperto a molteplici interpretazioni. Per lui, significa non fermarsi a cercare un significato profondo in ogni situazione. “Non guardare giù” può essere interpretato come un invito a viaggiare e scoprire, ma anche come un monito a non ignorare i problemi che ci circondano.
Tredici Pietro spiega che il titolo rappresenta il dualismo della vita: da un lato, c’è la tentazione di non guardare le difficoltà, dall’altro, la necessità di affrontarle per trovare la propria verità. L’album riflette la sua personalità e le sue esperienze, rendendolo un’opera molto intima. “C’è tanto di me in questo disco”, afferma, sottolineando come abbia voluto esprimere le sue emozioni e i suoi pensieri più profondi.
Le sfide personali e il percorso di crescita
Il rapper ha affrontato un periodo difficile durante la pandemia di Covid-19, quando ha deciso di trasferirsi da Bologna a Milano. Questo cambiamento ha comportato la fine di una relazione di lunga durata e un senso di smarrimento. “Mi sentivo perso e solo”, confessa Tredici Pietro, aggiungendo che la solitudine è una condizione che si può affrontare e superare. Per lui, lo shock emotivo è una fase necessaria per crescere e trovare la propria strada.
I suoi genitori hanno appreso delle sue difficoltà attraverso la stampa, e lui stesso ha commentato la situazione con un certo distacco. “Non mi hanno detto nulla di particolare, solo che l’intervista è stata sorprendente”, racconta. Nonostante il legame affettuoso con la famiglia, Tredici Pietro cerca di mantenere la propria indipendenza, rifiutando l’idea di essere considerato un “raccomandato” a causa del suo cognome. “Non voglio essere sotto la cupola dei miei genitori, per me sarebbe come fallire”, afferma con decisione.
La visione artistica e il futuro nel rap
Tredici Pietro ha sempre rifiutato l’idea di partecipare a talent show, ritenendoli poco adatti al suo modo di fare musica. “Non penso che sia una via sana per raggiungere quello che voglio”, spiega, sottolineando come preferisca scrivere e interpretare le proprie emozioni piuttosto che quelle di altri. Riguardo al Festival di Sanremo, ha presentato il brano “Verità“, ma non è stato selezionato. Tuttavia, non esclude di partecipare in futuro, esprimendo apprezzamento per alcuni artisti che hanno calcato il palco.
Il rapper riflette anche sul panorama attuale del rap, evidenziando la sua capacità di raccontare storie in pochi secondi, un aspetto che lo distingue da altri generi musicali. Tra gli artisti con cui desidererebbe collaborare ci sono nomi come Geolier e Lazza, ma anche il padre Gianni, sebbene abbia sempre evitato di considerare questa possibilità. “Ho fatto una piccola parte in ‘C’era un ragazzo‘, ma non l’avrei mai pensata come un’opzione seria”, ammette.
Il sogno di Tredici Pietro è chiaro: “Voglio fare un disco che lasci il segno nella storia della musica italiana”. Con il suo nuovo album e la sua determinazione, il giovane rapper sembra pronto a conquistare il suo posto nel panorama musicale nazionale.
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