Recensione
Troppa grazia – Recensione: una commedia insolita, genuinamente divertente, con qualche difetto tecnico
“Troppa grazia”, di Gianni Zanasi, vincitore del Premio Label Europa Cinema come Miglior film europeo a Cannes segue la storia di Lucia (Alba Rohrwacher), una giovane madre single appena lasciatasi con il suo compagno Arturo (Elio Germano). Geometra, onesta e pignola, in un mondo dove solo la disonestà premia, la donna ottiene l’incarico di controllare un terreno dove sarà costruita una grande opera architettonica. Lucia scopre subito che, nel terreno, qualcosa non va, ma per non perdere l’ennesimo lavoro, decide che stavolta chiuderà un occhio. Mentre si trova a lavoro proprio nel campo che deve controllare, però, all’improvviso, le appare la Madonna con un messaggio: “Vai dagli uomini e dì loro di costruire una chiesa”.
Alba Rohrwacher è bravissima nel ruolo di Lucia. Riesce nel difficile compito di rimanere sempre credibile mentre interpreta questa donna, assolutamente laica, che intrattiene conversazioni surreali con la Madonna, ci litiga, ci si accapiglia anche, mentre tutti quelli che la circondano, ovviamente, non possono vederla, e lei inizia a convincersi di stare impazzendo. Anche Elio Germano è perfettamente in parte, e i momenti in cui condividono la scena sono assolutamente deliziosi.
Troppa grazia: allo stato… di grazia
I dialoghi sono molto ben scritti, surreali ed eccentrici al punto giusto. Ben lungi dal volersi impelagare in un discorso religioso, “Troppa grazia” utilizza l’apparizione della Madonna come metafora del “grillo parlante”, del voler credere e dare ascolto a quella voce interiore, il nostro istinto, che ci consiglia di imboccare una via quando la logica comune consiglierebbe l’esatto opposto. Alla fine, partendo da questo spunto surreale, Zanasi riesce a fare un discorso complesso sulle nostre responsabilità individuali, sull’assumersi il compito di rimanere fedeli ai propri principi, anche quando fare la cosa giusta va contro i nostri interessi personali.
Peccato che la realizzazione tecnica della pellicola non sia all’altezza dell’idea, dei dialoghi e dei suoi interpreti. Gli effetti visivi sono il massimo, a cominciare dalla stella cadente che passa sopra un campo, subito dopo i titoli di testa, fatta con un brutto effetto “flare” che sarebbe stato passabile, forse, in un film degli anni Novanta. La fotografia presenta diverse scelte estetiche apprezzabili a fare da contraltare a momenti dove i colori risultano eccessivamente saturi. Infine nel finale ci sono alcune svolte nella sceneggiatura che risultano poco credibili, con i personaggi che compiono azioni funzionali alla prosecuzione della storia ma non coerenti con il loro percorso. Si ha l’impressione che gli sceneggiatori l’abbiano voluto chiudere di fretta, più interessati allo svolgimento che al finale. Alcune scene, come il duello di sciabola nel bosco tra la figlia di Lucia e un suo compagno e la sequenza conclusiva del film, sembrano girate di corsa, con scarsa cura nei dettagli. Ed è un vero peccato, perché sarebbe bastata solo un po’ di cura in più per evitare queste piccole sviste e rendere il film un piccolo capolavoro.
Nicola De Santis
Trama
- Regia: Gianni Zanasi
- Cast: Alba Rohrwacher, Elio Germano, Giuseppe Battiston, Hadas Yaron, Carlotta Natoli, Thomas Trabacchi, Daniele De Angelis, Rosa Vannucci, Teco Celio
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 110 minuti
- Produzione: Italia, 2018
- Distribuzione: Bim Distribuzione
- Data di uscita: 22 novembre 2018
“Troppa grazia” è una commedia che ripercorre le vicende di Lucia, una geometra di 36 anni che vive da sola con sua figlia. Le due conducono una vita di continui sacrifici a causa delle difficoltà economiche, finché un giorno il Comune non decide di dare un posto di lavoro alla donna.
Lucia, infatti, viene incaricata di controllare il terreno su cui verrà costruita una grande opera architettonica, tanto attesa dalla comunità, ma fin da subito si accorge che le mappe che le sono state fornite, sono contraffatte in modo da nascondere i probabili rischi geologici. A questo punto, però, spaventata dall’idea di poter perdere la sua unica fonte di guadagno, la donna decide di non rivelare nulla riguardo alla sua scoperta, ma il giorno dopo il suo lavoro viene interrotto da una giovane ‘profuga’, a cui Lucia offre del denaro senza far troppo caso alla sua presenza. La sera, quando la protagonista torna a casa, improvvisamente ritrova davanti a sé la ragazza incontrata prima, che le dice di costruire sul posto in cui si sono incontrate una chiesa.
Troppa Grazia: la produzione
“Troppa Grazia” è un lavoro del regista italiano Gianni Zanasi, conosciuto principalmente per aver realizzato il film “La felicità è un sistema complesso” (2015).
“Troppa grazia” è prodotto da Pumpkin Production, Rai Cinema e distribuito da BIM, mentre la sceneggiatura porta la firma di Gianni Zanasi, Giacomo Ciarrapico, Michele Pellegrini e Federica Pontremoli. Il cast è composto da Alba Rohrwacher, interprete affermata, affermata in film come “Vergine giurata” (2015), ed Elio Germano, uno dei volti più noti del cinema italiano.
Il film è presentato nella selezione Quinzaine des Réalisateurs durante il Festival del Cinema di Cannes del 2018.