Twin Peaks 3×09: una puntata che chiarisce le idee allo spettatore
Dopo una misteriosa scomparsa delle serie cult di Mr. Lynch dagli schermi tv e dal web per una settimana, arriva il nuovo attesissimo episodio di “Twin Peaks”, il nono di diciotto. Si comincia a capire qualcosa in più delle vicende iniziate e dei nuovi personaggi. Ma ne appaiono, more or less, anche alcuni dei vecchi: è il caso del Maggiore Briggs, padre di Bobby ex fidanzato di Laura Palmer e amante di Shelly, cameriera della tavola calda RR Diner, sposata con il violento Leo Johson. Bobby è diventato un membro della polizia di Twin Peaks e reincontrerà in un qualche modo il padre, scomparso nel nulla e con cui non aveva un rapporto facile.
Dale Cooper nella sua doppia versione è comunque sempre il grande protagonista di “Twin Peaks”. Quello cattivo, sopravvissuto ad una revolverata in pieno petto, dopo esser evaso dal carcere incontra i suoi complici, mentre quello buono, alias Dougie, è alla stazione di polizia di Las Vegas con la moglie Jane-E. Seguiamo inoltre la squadra dell’Fbi capitanata dall’ineffabile Gordon Cole/David Lynch sulle tracce del corpo senza testa, che si scopre essere del Maggiore Briggs. Con loro anche la cazzuta Dianne/Laura Dern che sembra nascondere qualcosa.
Twin Peaks: Il viaggio riprende verso territori noti dopo l’ottavo magnifico episodio più visionario che mai
Reale e irreale si fondono ancora una volta in “Twin Peaks”, un’opera che è entrata negli annali del cinema e della televisione. Al pari di passato e presente… ma lo sappiamo per Mr. Lynch il tempo non esiste, come lo concepiamo nella vita quotidiana. Nascosta tra i boschi, popolati da gufi minacciosi e in cui è forte la presenza dell’acqua e dell’energia della cascata, è la mitica Loggia Nera, luogo metafisico da cui si esce molto provati e da cui è scappato Dale, che è uno degli ultimi ad aver incontrato il Maggiore Briggs nella seconda stagione.
E si parte proprio dagli ultimi incontri di Dale con il misterioso Maggiore Briggs per arrivare a parlare di un luogo misterioso, chiamato “La zona” dove un nuovo arrivato della terza stagione di “Twin Peaks”, Bill Hastings, curatore del blog realmente esistente “The search for the zone” ( http://thesearchforthezone.com/) è capitato e ha visto morire la sua amante Ruth, dopo aver incontrato il padre di Bobby.
Sono padre e figlio – che abbiamo lasciato tanti anni fa – i Deus ex Machina degli ultimi sviluppi, che rimettono insieme tutti i vecchi membri della Bookhouse Boys. Per chi non lo ricordasse, si tratta di una sorta di massoneria buona, di cui faceva parte Cooper, nata con lo scopo di combattere il male impersonato da Bob. I personaggi di questa terza dimensione, in bilico tra la luce e l’ombra sono più che mai presenti. Non c’è logica, per lo meno intesa nel senso più canonico. Sarà Bobby, cresciuto e maturato a guidare tutti sul misterioso “Jack Rabbit Hotel”, un luogo della sua infanzia.
Si beve molto caffè in questo episodio di “Twin Peaks”, ed è proprio questo liquido nero caldo che sembra risvegliare, bene o male, un catatonico Dougie/Dale, anche lui pieno di segreti.
L’universo “Twin Peaks” e l’ironia che lo pervade
Tra corpi senza testa che volano (“Eraserhead”), sparizioni e via dicendo, Mr. Lynch si diverte anche a spiazzare lo spettatore con le gag estemporanee di Lucy, la svampita segretaria della stazione di polizia di Twin Peaks sposata con il collega Brennan, ma anche con le visioni allucinate di Jerry Horne, che in preda a un trip litiga con il suo piede destro. Va dritta al cuore la performance di Dianne, una Laura Dern molto in parte ed è assolutamente fantastico anche il regista David Lynch nei panni dell’investigatore dell’Fbi Gordon Cole mezzo sordo.
Infine, chiudiamo con il misterioso suono ‘ultraterreno’ che il ricco e cattivo Benjamin Horne e la sua nuova segretaria sentono dai muri del Great Northern Hotel. Sarà la bella Josie intrappolata nel momento della sua morte tra le pareti dell’hotel? Quien sabe?
Ivana Faranda
11/07/2017