Biografia
Tyrone Power è stato un attore statunitense, divenuto celebre per aver incarnato il ruolo dell’eroe malinconico e spesso perdente.
Tyrone Power, l’attore colto diventato sex symbol
(Cincinnati, 5 maggio, 1914 – Madrid, 15 novembre 1958)
Tyrone Edmund Power Jr. nasce a Cincinnati il 5 maggio del 1914. Suo padre è un noto attore del cinema muto e fa immediatamente seguire al figlio le proprie orme, indirizzandolo verso la recitazione, attività che in verità coinvolge quasi tutti i membri della famiglia.
Tyrone viene immediatamente scritturato dalla Fox, che ne fa un sex symbol alla Rodolfo Valentino: ruolo nel quale è in un certo senso anche “costretto” per tutta la sua carriera. Infatti l’attore, dotato di buona cultura e dai comportamenti gentili e educati, spesso e volentieri viene scelto per ruoli che risaltano il suo fascino, facendo dimenticare a pubblico e critica la sua buona tecnica recitativa.
Dopo aver preso parte nel 1932 a “Il figlio del disertore” e “Son of Fury”, nel 1936 è protagonista de “I Lloyds di Londra”: la pellicola lo lancia nello star system di allora, regalandogli le copertine di tutti i giornali e permettendogli di essere riconosciuto in qualsiasi ambiente.
Nonostante l’approssimarsi della Seconda Guerra Mondiale, seguono alcuni film di grande successo, alternati ad altri minori, tutti registrati ad un ritmo frenetico, che ben pochi attori moderni sarebbero in grado di sostenere: “Scandalo al Grand Hotel” (1937), “L’incendio di Chicago” (1937), “Caffè Metropole” (1937), “Maria Antonietta” (1938), “Jess il bandito” (1939) in cui veste i panni del celebre personaggio di Jesse James.
Interpreta poi un altro famoso personaggio dell’immaginario collettivo, Zorro, il giustiziere mascherato in “Il segno di Zorro” (1940), e il pirata in “Il cigno nero” (1942). Lo troviamo poi in “Il figlio della furia” (1942) e “Agguato sul fondo”, film ambientato su un sommergibile militare (1943).
La guerra e la fama di Tyrone Power
Negli stessi anni sposa la prima moglie, l’attrice francese Annabella, dalla quale divorzia poi nel 1948. Dal 1944 al 1946 serve l’esercito USA come aviatore, nel corpo dei Marines, e molte donne temono di perdere il loro beniamino, ma questo timore, assolutamente fondato, non fa altro che accrescere la fama e il calore che lo circondano.
Al ritorno, si dedica nuovamente al cinema, per i dieci anni successivi: è lui ad interpretare “Il filo del rasoio” (1946), “La fiera delle illusioni” (1947), “Il capitano di Pastiglia” (1947), “L’isola del desiderio” (1948), “Quel meraviglioso desiderio” (1948), “Il principe delle volpi” (1949).
Nel 1949 sposa in seconde nozze l’attrice Linda Christian: anche questa volta finirà con un divorzio nel 1956, ma nel frattempo nasceranno Romina Power, nel 1951, e Taryn Power, nel 1953.
La sua ultima interpretazione è in “Testimone d’accusa” di Billy Wilder del 1957: un uomo accusato di omicidio, appunto Tyrone Power, si rivolge a un avvocato appena uscito dall’ospedale, deciso ad accettare il caso nonostante la degenza.
Il 15 novembre del 1958 Tyrone Power muore d’infarto sul set di “Salomone e la regina di Saba”, pochi mesi dopo aver sposato la terza moglie, Deborah Ann Montgomery Minardos, da cui ha avuto, postumo, il figlio Tyrone William IV.
Claudia Resta
Filmografia
Tyrone Power Fimografia – Cinema
- School for Wives, regia di Victor Halperin (1925)
- Il figlio del disertore, regia di William Wyler (1932)
- Passeggiata d’amore, regia di Frank Borzage (1934)
- Northern Frontier, regia di Sam Newfield (1935)
- Collegio femminile, regia di Irving Cummings (1936)
- Ragazze innamorate, regia di Edward H. Griffith (1936)
- I Lloyds di Londra, regia di Henry King (1936)
- L’incendio di Chicago, regia di Henry King (1937)
- L’amore è novità, regia di Tay Garnett (1937)
- Caffè Metropole, regia di Edward H. Griffith (1937)
- Scandalo al Grand Hotel, regia di Sidney Lanfield (1937)
- Mia moglie cerca marito, regia di Walter Lang (1937)
- La grande strada bianca, regia di Henry King (1938)
- Maria Antonietta, regia di W.S. Van Dyke (1938)
- Suez, regia di Allan Dwan (1938)
- Jess il bandito, regia di Henry King (1939)
- La rosa di Washington, regia di Gregory Ratoff (1939)
- Ho trovato una stella, regia di Sidney Lanfield (1939)
- La grande pioggia, regia di Clarence Brown (1939)
- Moglie di giorno, regia di Gregory Ratoff (1939)
- Il prigioniero, regia di Henry Hathaway (1940)
- La grande missione, regia di Henry Hathaway (1940)
- Il segno di Zorro, regia di Rouben Mamoulian (1940)
- Sangue e arena, regia di Rouben Mamoulian (1941)
- Il mio avventuriero, regia di Henry King (1941)
- Il figlio della furia, regia di John Cromwell (1942)
- Sono un disertore, regia di Anatole Litvak (1942)
- Il cigno nero, regia di Henry King (1942)
- Agguato sul fondo, regia di Archie Mayo (1943)
- Il filo del rasoio, regia di Edmund Goulding (1946)
- La fiera delle illusioni, regia di Edmund Goulding (1947)
- Il capitano di Castiglia, regia di Henry King (1947)
- L’isola del desiderio, regia di Henry Koster (1948)
- Quel meraviglioso desiderio, regia di Robert B. Sinclair (1948)
- Il principe delle volpi, regia di Henry King (1949)
- La rosa nera, regia di Henry Hathaway (1950)
- I guerriglieri delle Filippine, regia di Fritz Lang (1950)
- L’uomo dell’est, regia di Henry Hathaway (1951)
- La grande passione, regia di Roy Ward Baker (1951)
- Corriere diplomatico, regia di Henry Hathaway (1952)
- L’ultima freccia, regia di Joseph M. Newman (1952)
- L’avventuriero della Louisiana, regia di Rudolph Maté (1953)
- La carica dei Kyber, regia di Henry King (1953)
- La lunga linea grigia, regia di John Ford (1955)
- Carovana verso il sud, regia di Henry King (1955)
- Incantesimo, regia di George Sidney (1956)
- La settima onda, regia di Richard Sale (1957)
- Il sole sorgerà ancora, regia di Henry King (1957)
- Testimone d’accusa, regia di Billy Wilder (1957)