Trama
- Titolo originale: Una mujer fantástica
- Regia: Sebastian Lelio
- Cast: Luis Gnecco, Aline Küppenheim, Amparo Noguera, Francisco Reyes, Daniela Vega, Néstor Cantillana, Alejandro Goic, Sergio Hernández
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 104 minuti
- Produzione: Cile, Germania 2017
- Distribuzione: Lucky Red
- Data di uscita: 19 ottobre 2017
Il film “Una donna fantastica” del regista, sceneggiatore e produttore cileno Sebastian Lelio, a tematica LGBT, è ambientato a Santiago, in Cile.
La protagonista del racconto è Marina, un’affascinante giovane donna con grandi ambizioni – è infatti un’aspirante cantante – che ha una relazione amorosa con un uomo vent’anni più grande di lei: Orlando. In occasione del suo compleanno, il compagno decide di farle una sorpresa e festeggiare assieme presso le romantiche cascate di Iguazu; ma quella stessa sera, di ritorno a casa, Orlando ha un malore e cade per le scale. La corsa in ospedale è inutile e per lui non c’è più niente da fare. Sul posto arrivano anche l’ex moglie di Orlando che la invita a non presentarsi alle esequie e a tenersi a debita distanza dalla sua famiglia, che non può in alcun modo tollerare il fatto che Marina sia una trans.
Dopo una vita di lotta per farsi accettare per quello che sentiva di essere, Marina si trova ancora una volta ad essere umiliata e bistrattata da una società chiusa e bigotta, che non è in grado di comprendere la donna meravigliosa che è diventata.
Una donna fantastica: una storia di diritti negati
“Una donna fantastica” è un film dalla tematica profonda ed attuale, fortemente voluto dal produttore Pablo Larrain, da sempre impegnato in difesa dei diritti umani. La sofferenza di Marina, purtroppo, non appartiene soltanto al mondo della finzione cinematografica, ma è un argomento grave ed estremamente reale. Malgrado la scelta dei due innamorati sia perfettamente consapevole da entrambe le parti, l’ex moglie di Orlando prova in tutti i modi a colpevolizzare la ragazza, cercando addirittura di accusarla di aver causato la morte del marito che, secondo lei, non può essere stata affatto accidentale.
In questa faccenda terribile di ingiustizia e bigottismo, da cui pare che la famiglia di Orlando voglia uscire pulita a tutti costi contro il demone del peccato e della perdizione; l’unico a schierarsi dalla parte di Marina è il fratello del defunto, più sensibile degli altri ma ugualmente imprigionato nel suo status sociale.