Recensione
Una doppia verità – Recensione: la giusta dose di tensione
Sin dall’inizio del film, “Una doppia verità”, sembra di assistere a una puntata di “Le regole del delitto perfetto”, dove un avvocato deve fare di tutto per difendere l’imputato colpevole d’omicidio. Keanu Reeves ritorna nelle vesti di ‘avvocato del diavolo’ in un thriller drammatico dove la ricerca della verità è al centro di tutto.
Più la pellicola va avanti e più lo spettatore si sente attratto dagli eventi, grazie ad una sorta di magnetismo che sia i personaggi che l’ambientazione trasmettono, mantenendo viva la curiosità di scoprire cos’è realmente accaduto sulla scena del crimine.
In una realtà dove ognuno nasconde la propria verità, Richard Ramsey (Keanu Reeves) farà di tutto per poter vincere il caso, a costo di dover mettere a rischio la libertà del proprio cliente. È proprio questa la parte affascinante di tutta la storia, si arriva quasi ad una disumanizzazione dei personaggi.
La suspense cresce scena dopo scena e, soprattutto grazie alle inquadrature suggestive e alla fotografia cupa, si riesce a comunicare la giusta dose di angoscia facendo percepire allo spettatore l’atmosfera di inquietudine che si trova all’interno del tribunale.
Una doppia verità: un’irriconoscibile Renée Zellweger
Siamo abituati a identificare Renée Zellweger con la simpaticissima Bridget Jones, ma in “Una doppia verità” si discosta totalmente da quel tipo di personaggio. Qui interpreta una madre il cui figlio è sotto processo per l’uccisione del padre; non si può fare a meno di sentirsi attratti dal personaggio della Zellweger (Loretta Lassiter), provando una sorta di amore-odio nei confronti della donna.
La donna che interpreta si potrebbe definire quasi il punto cardine di tutto il film, una sorte di legante tra tutti i personaggi principali. L’evoluzione di Loretta avviene in modo lineare e crescente, caratterizzata in modo tale che lo spettatore si immedesimi completamente in lei.
In un turbine di bugie e verità negate, si rimane incollati alla poltrona nel tentativo di prevedere quello che accadrà dopo, in un mondo dove ciò che è giusto è al tempo stesso sbagliato e ciò che è sbagliato continua a essere un errore.
Alessio Camperlingo.
Trama
- Titolo originale: The Whole Truth
- Regia: Courtney Hunt
- Cast: Keanu Reeves, Renée Zellweger, Gugu Mbatha Raw, Gabriel Basso, Jim Belushi, Jim Klock, Ritchie Montgomery, Christopher Berry, Lara Grice, Nicole Barré, Lucky Johnson
- Genere: Drammatico, Colore
- Durata: 93 minuti
- Produzione: USA, 2016
- Distribuzione: Videa – CDE
- Data di uscita: 15 Giugno 2017
Dopo “L’avvocato del diavolo” ritroviamo nuovamente Keanu Reeves nei panni di un legale, Richard Ramsey in “Una doppia verità”. Anche stavolta si ritrova a difendere un giovane che sembra tutt’altro che innocente.
Il ragazzo, Mike Lassiter, è stato, infatti, accusato dell’omicidio del padre, un uomo molto benestante. Ramsey promette alla madre del diciassettenne di riuscire a non far accusare il figlio, grazie anche all’aiuto della collega Janelle. I due vogliono far luce su quanto accaduto quel giorno, ma sembra che nessuno dei testimoni racconti la pura verità, creando non pochi problemi alla coppia di avvocati per la ricostruzione dei fatti.
Una doppia verità: Il cast e la regista
Inizialmente, nel gennaio 2014, Daniel Craig era stato scelto come star del film, ma nel mese di aprile, pochi giorni prima delle riprese ha abbandonato il progetto per motivi sconosciuti. Così Craig è stato sostituito da Keanu Reeves a giugno, mese di inizio e spostamento delle ripresa da Boston a New Orleans.
Il 10 luglio, Jim Belushi si è unito al cast del film. L’attore comico si ritrova qui in un ruolo drammatico, quello del morto (restando in termini umoristici); interpreta il padre di Mike, la vittima dell’omicidio. Nella parte della mamma e vedova Renée Zellweger, che proprio nella veste drammatica di “Ritorno a Cold Mountain” ha vinto il suo primo (e finora unico) Oscar. Come Janelle troviamo Gugu Mbatha-Raw, l’attrice britannica che in poco tempo è riuscita a spiccare nel panorama cinematografico statunitense.
La pellicola è il secondo lavoro di Coutney Hunt, che ha esordito nel 2008 con “Frozen River – Fiume di ghiaccio”, con il quale ha vinto molti premi e due candidature agli Oscar del 2008.
Trailer