Recensione
Volevo nascondermi: il ritratto vivido e doloroso di un artista sfortunato e magnifico
Questo film biografico diretto da Giorgio Diritti su Antonio Ligabue è il ritratto vivido e doloroso di un artista sfortunato e magnifico. Non consiste in una descrizione pomposa né artefatta, quella che il regista fa del pittore, semmai maggiormente egli ne dà, del Nostro, una rappresentazione ruvida, tagliente ed essenziale.
Quantunque nel film si ravvisi talvolta una certa scarsezza di vis narrativa, sono comunque ben distinguibili in esso dei momenti di commozione autentica che vanno a compensare ampiamente le pecche diegetiche. Diritti riesce diremmo lodevolmente a sfidare la docile linearità del racconto con dei balzi impressionistici da effettuarsi fra le linee temporali, i quali risultano a ogni buon conto affascinanti e di coinvolgimento emotivo certo e lampante.
Una prestazione ad alto tasso poetico-mimetico
Il merito per la riuscita della pellicola è in gran parte da assegnarsi a una prestazione ad alto tasso poetico-mimetico di Elio Germano; ovvero, e lo diciamo senza il rischio di poter essere smentiti, una delle voci attorali più acute della sua generazione. Non temendo, e neppure ricalcando, la famosa interpretazione di Flavio Bucci che celebrò in modo indelebile Ligabue nel seriale televisivo RAI di molti anni or sono, Germano è perfettamente in grado di dar voce e corpo alla drammaturgia personale del suo personaggio in modo rigoroso, profondo e impeccabile.
Al netto di un tempo di esecuzione particolarmente autoindulgente, insomma, “Volevo nascondermi” non può che presentarsi come un tributo onesto e sentito ad un artista bizzarro e tribolato, la cui storia triste prende sullo schermo magnificamente vita.
Mirko Tommasi
Trama
- Regia: Giorgio Diritti
- Cast: Elio Germano, Oliver Ewy, Leonardo Carrozzo, Pietro Traldi, Orietta Notari, Andrea Gherpelli, Denis Campitelli, Filippo Marchi, Maurizio Pagliari, Francesca Manfredini, Paola Lavini, Gianni Fantoni
- Genere: Biografico, colore
- Durata: 120 minuti
- Produzione: Italia, 2020
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 4 Marzo 2020
“Volevo nascondermi” è il film sulla vita del grande pittore emiliano Antonio Ligabue, uno dei protagonisti più importanti dell’arte contemporanea internazionale. L’artista è famoso per aver disegnato tigri, gorilla, leoni e giaguari vivendo negli sconfinati pioppeti delle golene del Po.
Antonio Ligabue vive una vita piena di durezze che lui riesce a trasformare in una fiaba personale. Si tratta di un bambino che si sente solo ed emarginato e questo suo sentirsi “diverso” lo porta a rifugiarsi nella pittura. Pittura che poi diventerà per lui un mezzo di espressione e che lo farà amare in tutto il mondo.
La vita di Antonio Ligabue diventa cosi un’ispirazione per la riflessione sulla “diversità”, che porta ogni individuo ad essere unico nel suo genere e in grado di donare qualcosa di utile alla società.
Volevo nascondermi: Elio Germano nei panni di Antonio Ligabue
“Volevo nascondermi” è un film diretto e scritto da Giorgio Diritti, in collaborazione con Tania Pedroni e Fredo Valla. Il regista è famoso per aver diretto i film come “Il vento fa il suo giro” e “L’uomo che verrà“, pellicola per cui ha ricevuto molti premi.
Per quanto riguarda il protagonista, è interpretato da Elio Germano, conosciuto dal pubblico nelle vesti di Giacomo Leopardi nel film “Il giovane favoloso” e quelle di San Francesco d’Assisi in “Il sogno di Francesco“. Per la sua prova in “Volevo nascondermi” l’attore romano ha conquistato l’Orso d’Argento al Festival di Berlino 2020 e il Premio come miglior attore protagonista ai David di Donatello 2021.