Presentata alla stampa la nuova serie RAI “Vostro Onore” con protagonista Stefano Accorsi e la partecipazione di Remo Girone, in programmazione sul piccolo schermo (Rai 1) a partire da lunedì 28 febbraio. Ha moderato la conferenza Lorenzo Briani, Ufficio Stampa Rai.
Vostro onore: il riadattamento di un format originale israeliano
Il direttore di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati ha spiegato la genesi della fiction” “Vostro Onore”, riadattamento di un format originale israeliano. “Si tratta di un prodotto complesso, che ha la forza del thriller, con lo sfondo del palazzo di Giustizia di Milano, una storia che diventa un action in cui Accorsi impersona Stefano Pagani, un padre che si trova a salvare suo figlio”.
Per il produttore Fabrizio Donvito: “Questa serie rappresentava una grande scommessa, perchè derivava da un format di successo, ma devo dire che questo percorso alla fine, anche e soprattutto grazie al lavoro degli sceneggiatori, sia perfettamente riuscito. Non è un remake, ma un adattamento totale, è come un libro riscritto totalmente in base alla nostra magistratura, alle nostre leggi e c’è l’Italia nella sua grandezza più totale. Le difficoltà che abbiamo incontrato erano solo legate al periodo Covid”.
Il regista Alessandro Casale si è detto soddisfatto “La serie non ha nulla a che fare con il conflitto palestinese dell’opera originale, in quanto qui protagonista è una Milano serpeggiante ed oscura. La storia c’era, si trattava di farla lavorare in un certo modo, mettendo in scena una realtà credibile nel panorama sociale di questo momento. Abbiamo questi latinos che sono una novità nel panorama italiano e la violenza non è manifesta, ma sottotraccia, una minaccia che rimane senza eccessivi spargimenti di sangue. Centrale l’unione padre-figlio, protagonista della vicenda, attorno alla quale viene strutturato il resto”.
Una sceneggiatura che affonda le mani nella società italiana
Donatella Diamanti sceneggiatrice ritorna sul ruolo importante della scrittura: “la scrittura nasce da una scintilla, ma necessita di un grande lavoro di rielaborazione. Rispetto al lavoro di adattamento determinante è la storia, molto potente e con un tema universale, cosa è disposto a fare un padre pur di salvare un figlio, ma con una trasposizione tanto tematica quanto tecnica. Abbiamo scelto di accostare due tipi di criminalità, dalla diversità che produce conflitto, da un lato una criminalità chiassosa becera e violenta come le gang latino americane, dall’altro una criminalità statica, silente come quella italianissima della camorra. Abbiamo lavorato anche ad una componente relazionale, a far si che questa bomba che esplode nella vita di Matteo e suo padre, nella sua deflagrazione colpisse anche una serie di affetti e interazioni di riflesso”.
Per Stefano Accorsi§: “Io non avevo visto la serie israeliana e ancora non era stata distribuita quella americana durante le riprese, ma l’ho trovato un progetto coinvolgente perchè porta il pubblico a chiedersi “Cosa farei io in una situazione del genere? Lo posso giustificare?
In merito al salvare la vita di un figlio c’è una risposta univoca e la vicenda risale alla tragedia greca, un contrasto archetipico, un padre che vive interamente in assenza, pensando al lavoro, investito di onore e responsabilità, che in un attimo si trova a dover spazzare via tutto per salvare suo figlio. Questo è il cuore pulsante della storia.
Ci sono cose di fronte alle quali non si riflette più di tanto, si agisce solamente. Ma il bello di questa storia è che non cerca di dare una risposta, ma racconta questa palla di neve che rotolando diventa una valanga. É stato un grande lavoro di squadra, molto divertente e abbiamo girato quasi sempre a diaframma completamente aperto, con pochissima profondità di campo e competenze tecniche altissime.
Non abbiamo cercato di creare personaggi edificanti. Alessandro a un certo punto è diventato il nostro capitano, perchè aveva in mano la serie da molto tempo. Un cast ricco omogeneo e molto variegato, io li conoscevo tutti, tranne Matteo e anche Remo con cui non ci eravamo mai conosciuti personalmente, ma il feeling è stato immediato”
Ha aggiunto Camilla Semino Favro attrice: “la presenza di Stefano mi ha rassicurata e “Vostro Onore” ha dei valori molto forti. La famiglia e la giustizia, come il rapporto con Vittorio, che l’ha seguita fin dall’inizio e che con la sua caduta finirà per coinvolgere Ludovica in un dilemma etico e morale”.
Al di sopra di tutto “Vostro onore” rende centrale il tema dei figli e un mondo dove crescono e dove si coltivano infelicità, tra amore, amicizia, odio e fedeltà.
Chiaretta Migliani Cavina
21/02/2022