Walter Emanuel Jones, noto per il suo ruolo di Black Ranger nella celebre serie “Mighty Morphin Power Rangers“, ha recentemente commentato le dichiarazioni dello sceneggiatore Tony Oliver. Quest’ultimo ha espresso rammarico per la scelta di attori afroamericani e asiatici nei ruoli di Black Ranger e Yellow Ranger, definendola una scelta stereotipata. Jones ha voluto difendere l’eredità della serie e il suo impatto culturale, sottolineando l’importanza della rappresentazione.
Le dichiarazioni di Walter Emanuel Jones
In risposta alle affermazioni di Oliver, Walter Emanuel Jones ha utilizzato il suo profilo Instagram per condividere screenshot dei commenti dello sceneggiatore. Jones ha contestato l’idea che il casting fosse culturalmente insensibile, affermando che per lui è stata una pietra miliare. “Mentre alcuni scelgono di cercare il negativo, io ho sempre creduto nel concentrarmi sul positivo”, ha scritto l’attore. Ha evidenziato come il suo ruolo di Black Ranger abbia ispirato molte persone in tutto il mondo, diventando un simbolo di rappresentanza per la comunità afroamericana.
Jones ha esordito come Black Ranger nel 1993, quando la serie è andata in onda su Fox Kids, e ha continuato a interpretare il personaggio per tutte le due stagioni iniziali. Recentemente, ha ripreso il suo ruolo in uno speciale di Netflix per il 30° anniversario della serie, insieme ad altri membri del cast originale, come Amy Jo Johnson e David Yost.
La visione di Tony Oliver sul casting
Tony Oliver, ex capo sceneggiatore di “Mighty Morphin Power Rangers“, ha rivelato di aver rivalutato le scelte di casting in un episodio della nuova docuserie “Hollywood Demons” di Investigation Discovery. Durante una riunione, il suo assistente gli ha fatto notare che la scelta di attori neri e asiatici per i ruoli di Black e Yellow Ranger poteva essere vista come problematica. Oliver ha ammesso che, retrospettivamente, considera quella decisione un errore.
Tuttavia, Jones ha ribadito che il suo ruolo come Black Ranger ha avuto un impatto significativo e non può essere ridotto a una mera questione di stereotipi. La sua interpretazione ha aperto la strada a una maggiore inclusione e visibilità per i personaggi di colore nei media.
La questione della rappresentazione nei media
La discussione sul casting dei Power Rangers ha riacceso il dibattito sulla rappresentazione nei media e sull’importanza di avere personaggi diversificati. Jones ha sottolineato come il suo personaggio abbia rappresentato un supereroe nero in un’epoca in cui la visibilità per le persone di colore era limitata. “Definire il mio ruolo un errore significherebbe ignorare l’impatto che ha avuto su innumerevoli persone”, ha affermato.
In un’intervista recente al podcast “Toon’d In!” di Jim Cummings, Jones ha anche chiarito che il colore del suo costume non lo ha mai disturbato. Ha rivelato che inizialmente era stato considerato anche per i ruoli di Blue e Red Ranger, ma sentiva che il personaggio di Black Ranger fosse quello più adatto a lui.
Inoltre, ha condiviso un aneddoto interessante: l’attrice latina Audri Dubois era stata scelta per il ruolo di Yellow Ranger nell’episodio pilota, ma ha abbandonato il progetto a causa di una controversia legata alla retribuzione.
La questione del casting e della rappresentazione continua a essere un tema rilevante nel panorama televisivo e cinematografico, con artisti e creativi che si interrogano su come le scelte fatte in passato possano influenzare le percezioni e le esperienze delle diverse comunità.
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