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We the Animals (2019)

Trama

  • Regia: Jeremiah Zagar
  • Cast: Raúl Castillo, Josiah Gabriel, Terry Holland, Isaiah Kristian, Evan Rosado, Sheila Vand
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 94 minuti
  • Produzione: USA, 2018
  • Distribuzione: I Wonder Pictures
  • Data di uscita: n/d

we the animals - locandina film

“We the Animals” è una pellicola di Jeremiah Zagar, tratta dall’omonimo romanzo d’esordio di Justin Torres. Il regista, vincitore del Biografilm Festival del 2009 con il documentario “In a Dream”, presenta il suo nuovo film all’edizione del 2018.

We the Animals (2019)

“We the Animals” ha riscosso grande successo al Sundance Film Festival 2018 ed è stato idolatrato dalla critica come il nuovo “Moonlight“. La pellicole è nelle sale italiane dal 31 gennaio 2019, distribuito da I Wonder Pictures.

We the Animals: la trama

“We the Animals” ha come protagonisti tre fratelli portoricani che vivono nella zona di Utica, “la cintura della ruggine“, nell’Upstate di New York. Manny, Joel e Jonah si fanno strada nella loro vita, attraverso un’infanzia segnata dallo scostante affetto dei genitori. Il padre è di Puerto Rico, un tipo manesco e impulsivo, la madre di Brooklyn.

I bambini imparano ad affrontare la vita da complici, specialmente di fronte alle oscillazioni del rapporto genitoriale e alle ripercussioni che esso provoca rispetto all’equilibrio della famiglia. I tre fratelli crescono: Manny e Joel sembrano diventare sempre più simili a loro padre. Al contrario, Jonah, il più piccolo, crea per se stesso un cammino diverso, libero, distaccandosi dall’ideale maschile incarnato dal genitore. Egli costruisce per sé un mondo di sensibilità e immaginazione, inseguendo e ascoltando soltanto ciò che sente.

We the Animals: un racconto di vita vera

Jeremiah Zagar si imbatté nel romanzo di Torres per caso, circa 6 anni fa. Ne rimase affascinato a tal punto da pensare subito di farne un film. Il regista voleva fortemente per il suo film attori senza esperienza ai quali avrebbe lasciato la libertà di improvvisare, ispirandosi alla propria vita. Le scene che interessano i bambini sono prive di dialoghi scritti, completamente affidate alla spontaneità.

La famiglia che ritrae il cineasta, così come nel precedente “In a Dream”, è molto simile alla sua, il che gli ha consentito di costruire un racconto complesso, restituendolo allo spettatore nella sua piena autenticità. La fase delle riprese è durata circa nove mesi, con un’interruzione di sei mesi nell’attesa dell’arrivo dell’inverno e della crescita dei bambini.

Trailer

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