Recensione
Wilde Salomé – Recensione: uno specchio d’argento riflette l’immagine di Al Pacino
“Wilde Salomé” è la storia di un’ossessione, quella di Erode per la giovane Salomé che, a sua volta, riserva la sua bellezza pura per Giovanni Battista.
“Wilde Salomé” offre uno spaccato originalissimo della vita di Al Pacino che, prima di incarnare il re Erode, indaga innanzitutto se stesso. Il grande attore non è nuovo a sperimentazioni di questo tipo: un progetto antecedente può essere rintracciato in “Looking for Richard” che in Italia è apparso con il titolo “Riccardo III – Un uomo, un re”. Definire “Wilde Salomé” un film potrebbe risultare semplicistico oltre che fuorviante poiché, in quest’opera, le forme espressive del mezzo cinematografico vengono sfruttate a pieno: documentario, teatro, narrazione ed inchiesta si fondono, regalando un’esperienza intima ed estremamente originale.
Wilde Salomé: un viaggio profondo tra le pieghe di un racconto autobiografico
Al Pacino trascina il pubblico all’interno della vita del personaggio più controverso dell’Ottocento, Oscar Wilde, narrando i suoi trascorsi e le sue opere lungo un racconto approfondito e coinvolgente. Attraverso la struttura del documentario e con l’uso dell’espediente teatrale, il regista riesce a realizzare un’analisi critica efficace di quello che era lo scrittore e le intenzioni del suo scrivere. Come nei migliori esempi di giornalismo d’inchiesta, Al Pacino si pone molte domande più che fornire risposte e, con l’intervento di intellettuali del calibro di Tom Stoppard, Gore Vidal e Bono, ricostruisce l’identità e il tessuto del racconto originario.
Quello che in un primo momento potrebbe apparire come un monumento che Pacino sembra voler redigere a se stesso, si svela invece essere un’opera introspettiva che scardina alcuni dei miti creatisi attorno alla figura dell’attore, quale emblema della maschia bellezza italo-americana. La rilettura dell’opera di Oscar Wilde avviene attraverso un lavoro di decostruzione dei personaggi che tradiscono la natura attoriale di Al Pacino.
Il lavoro del regista, classificabile come un docu-film, non ha nulla di pretenzioso se non l’ambizione di giungere a un pubblico attento e capace di cogliere le sfumature di un’opera che difficilmente avrebbe potuto essere rappresentata in maniera differente. Il pregio della pellicola risiede nella capacità di affrontare tematiche importanti senza perdere la sua aurea di leggerezza. Il risultato è un documentario appassionante, intelligente e difficile da dimenticare.
Angelica
Trama
- Regia: Al Pacino
- Cast: Al Pacino, Jessica Chastain, Kevin Anderson, Estelle Parsons, Joe Roseto, Barry Navidi, Roxanne Hart, Geoffrey Owens, Adam Godley, Jack Huston, Phillip Rhys, Natalie Stone, Tony Schiena, Serdar Kalsin
- Genere: Drammatico, colore
- Produzione: USA, 2010
- Distribuzione: Distribuzione Indipendente
- Data di uscita: 12 Maggio 2016
“Salomé non è un film narrativo tradizionale, né un documentario. È sperimentale, è l’emancipazione di un’opera che continua a vivere.” così Al Pacino, che per l’occasione si fa non solo interprete ma anche regista e sceneggiatore descrive la quarta opera filmica che lo vede dietro la macchina da presa.
“Wilde Salomé” è stato presentato e premiato alla sessantottesima mostra internazionale del cinema di Venezia, dove ha vinto il premio Queer Lion.
La pellicola riprende l’omonimo dramma in un unico atto firmato Oscar Wilde nel 1893; l’opera è ispirata appunto alla celebre figlia di Erodiade, Salomé, la cui vita viene narrata anche nei Vangeli. Al Pacino si pone come regista di questa storia di passione, vendetta e desiderio, dove le azioni della giovane Salomé ( fu una principessa giudaica, figlia di Erodiade e di Erode Filippo I) porteranno al martirio del profeta Jokanaan (Giovanni Battista). La giovane principessa infatti si era innamorata follemente del profeta, ma non era corrisposta; la decapitazione di Giovanni Battista – che invocava a gran nome l’arrivo del Messia – fu quindi la sua spietata vendetta, e nel contempo la soddisfazione della sua perversa libidine.
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