Recensione
X–Men: Giorni di un futuro passato, un cast strepitoso per aggiungere un nuovo tassello alla saga dei mutanti dai superpoteri
In un futuro post apocalittico le ‘sentinelle’, cyborg quasi invincibili, stanno per porre fine all’esistenza dei mutanti. Per scongiurare la definitiva estinzione, il professor X e Magneto, con l’aiuto di Shadowcat, spediscono Wolverine indietro nel tempo per trovare e convincere il giovane professor X a cambiare l’esito dell’evento che provocò la guerra tra umani e X-Men. Inviato negli anni ’70 il mutante canadese dall’artiglio facile cercherà di salvare il futuro.
Colui che portò gli X-Men sul grande schermo, Bryan Singer, torna a tesserne le trame dopo più di dieci anni con il sequel/prequel “X-Men – Giorni di un futuro passato”, ispirandosi all’omonimo fumetto.
La nuova puntata rimbalza tra fantascienza e adrenalinica azione lasciando il duro compito di coinvolgere e stupire agli strabilianti effetti speciali. La narrazione è da blockbuster movie: pur affrontando argomenti come la discriminazione e il sentirsi diversi, temi topici degli X-Men, i toni del film non scavano mai a fondo, preferendo una strada più veloce e superficiale. Ne risente anche lo spessore dei personaggi costretti ad immolare l’impalcatura del proprio essere alla coralità del racconto e ad una pellicola di solo due ore.
Un’opera congeniata per ammaliare i fan e intrattenere il pubblico novizio
Chi si avvicina per la prima volta alla saga si sentirà un po’ perso. Il futuro descritto da Singer è originato dalle vicende di “X-Men – Conflitto finale” e “Wolverine – L’immortale”, malgrado il regista newyorkese infarcisca la storia di piccoli plot esplicativi, lo spettatore neofita non riuscirà a dissipare alcuni punti interrogativi. Al contrario i fan del genere avranno delle piccoli grandi soddisfazioni nel rivedere i ‘classici’ Wolverine, Mystica, Tempesta interagire con la nutrita schiera degli ‘emergenti’ come Bestia, QuickSilver e Alfiere.
Quest’ultimo episodio degli X-Men fila dritto senza avere la pretesa di fornire ampio respiro agli avvenimenti che si susseguono freneticamente. È un’opera congeniata per ammaliare i fan e intrattenere il pubblico novizio. Riuscirà nei suoi intenti se l’attesa del prossimo capitolo, “Apocalypse”, non sarà stabile ma ‘mutante’.
Riccardo Muzi
Trama
- Titolo originale: X-Men: Days of Future Past
- Regia: Bryan Singer
- Cast: Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, James McAvoy, Hugh Jackman, Nicholas Hoult, Halle Berry, Ellen Page, Peter Dinklage, Shawn Ashmore, Omar Sy, Evan Peters, Daniel Cudmore, Fan Bingbing, Adan Canto, BooBoo Stewart, Ian McKellen, Patrick Stewart, Josh Helman, Evan Jonigkeit, Lucas Till
- Genere: Azione, colore
- Durata: 130 minuti
- Produzione: USA, 2014
- Data di uscita: 22 maggio 2014
“X-Men: giorni di un futuro passato” è il il settimo capitolo dei film sugli X-Men, diretto da Bryan Singer.
X-Men: giorni di un futuro passato: la trama
In un futuro post apocalittico le ‘sentinelle’, cyborg quasi invincibili, stanno per porre fine all’esistenza dei mutanti.
Per scongiurare la definitiva estinzione, il professor X e Magneto, con l’aiuto di Shadowcat, spediscono Wolverine indietro nel tempo per trovare e convincere il giovane professor X a cambiare l’esito dell’evento che provocò la guerra tra umani e X-Men.
Inviato negli anni ’70 il mutante canadese dall’artiglio facile cercherà di salvare il futuro.