Mentre per “Legion”, ormai prossima ad esser vagliata da pubblico e critica, è ormai accreditato che si svolgerà in un universo parallelo (sebbene, di fondo, legato) a quello dei più famosi eroi-mutanti della Marvel, la serie TV sugli X-Men, programmata da Fox in co-produzione con Marvel Television, sarà al contrario inserita nello stesso contesto spazio-temporale della saga cinematografica.
X-Men: la problematica della mutazione in famiglia, la presenza delle Sentinelle
Affidatone il pilot alle mani dello scrittore Matt Nix (creatore di “Burn Notice”), la serie sarà incentrata sull’impatto della mutazione all’interno di una famiglia normale, una tematica della diversità e della sua difficile accettazione che è già cardine sia nei film che nel fumetto.
Saranno proprio due genitori gli iniziali protagonisti a doversi confrontare con i propri figli, di cui scoprono il possesso di speciali poteri mutanti. La fuga si fa necessaria, causa governo e società ostili, e la famiglia si unisce ad una rete sotterranea di mutanti, scoprendo questo variegatissimo mondo parallelo. Principali obiettivi: conoscenza e sopravvivenza.
La mitica produttrice della saga cinematografica sugli X-Men, Lauren Shuler Donner (già a capo del progetto “Legion”) ha affermato anche la presenza delle celebri Sentinelle, mastodontici robot realizzati per estirpare in ogni modo possibile il gene mutante e già apparsi nel lungometraggio “X-Men: Giorni di un fururo passato”.
“Lo show di Matt” – dice la produttrice – “fa molto più parte di quel mondo nel senso che ci sono i mutanti, i mutanti sono odiati e ci sono le Sentinelle – anche se molto diverse da quelle che abbiamo visto finora. Ti senti come se fossi nel mondo degli X-Men. Con Legion, siamo in un universo a se stante. Concede a Noah la libertà di fare ciò che vuole. Dato che giochiamo con così tante linee temporali diverse, le abbiamo azzerate e non proprio azzerate, abbiamo pensato OK, lanciamolo così e speriamo che i fan lo accettino.”
Alfonso Canale
19/01/2017