Eco Del Cinema

Yellowjackets 3: avvio delle riprese e le radici ispiratrici della serie di sopravvivenza

Con un mix di suspense e dramma, il thriller psicologico “Yellowjackets” continua a tenere incollati gli spettatori, e l’annuncio dell’inizio delle riprese della terza stagione ha scatenato l’entusiasmo tra i fan. La tensione cresce mentre ci si prepara a scoprire come le protagoniste, un gruppo di sopravvissute a un disastro aereo, affronteranno l’elemento rituale che ha contraddistinto la loro tragica esperienza nei boschi dell’Ontario.

La trama di yellowjackets: un’intrecciata narrazione di passato e presente

“Yellowjackets” racconta la storia di una squadra di calcio femminile del liceo, le cui vite vengono stravolte da un disastro aereo che le costringe a una lotta per la sopravvivenza in un ambiente ostile. Durante i diciannove mesi trascorsi tra le foreste, le ragazze devono affrontare sfide disumane che le portano a scoprire la loro vera natura. La narrazione alterna abilmente flashback del loro passato a scene del presente, in cui le protagoniste cercano di ricostruire le loro vite, ma si trovano costrette a confrontarsi con il trauma e i segreti oscuri nati dall’esperienza condivisa.

Yellowjackets 3: avvio delle riprese e le radici ispiratrici della serie di sopravvivenza

Uno degli aspetti più inquietanti della storia è la dimensione del cannibalismo, che emerge come una questione complicata e controversa. Sebbene rappresenti un tema scioccante, le sopravvissute hanno altrettante ossessioni e segreti che non sono stati svelati. La tensione all’interno del gruppo è palpabile, creando un terreno fertile per citarne i misteri e approfondire le dinamiche interpersonali. La complessità delle relazioni tra le protagoniste, unite dal loro trauma, aggiunge strati di profondità alla trama, rendendo yellowjackets una serie che affronta questioni bibliche come la fedeltà, la disperazione e la moralità.

Le ispirazioni reali dietro yellowjackets: una connessione con eventi tragici

Un interrogativo che ha accompagnato i fan è se la serie sia basata su eventi reali. Sebbene “Yellowjackets” non narri una storia vera, la creatrice Ashley Lyle ha ammesso che è ispirata a eventi storici drammatici. Tra i riferimenti più evidenti ci sono la spedizione Donner e il disastro aereo di un volo uruguaiano.

La spedizione Donner, che risale al 1846, coinvolse un gruppo di pionieri che cercavano di raggiungere la California. Bloccati dalla neve nelle montagne della Sierra Nevada, molti morirono per fame e freddo. L’atto disperato di cannibalismo, praticato dai superstiti, rappresenta uno degli aspetti più crudi della natura umana in situazioni estreme. Solo 48 membri su 87 riuscirono a tornare a casa, lasciando dietro di sé storie di sofferenza e sacrificio.

Un altro evento che ha ispirato la narrativa di “yellowjackets” è il disastro aereo del volo 571 dell’aeronautica uruguaiana. Il 13 ottobre 1972, una squadra di rugby e altri passeggeri si schiantarono sulle Ande, restando bloccati per 72 giorni. Anche in questa circostanza, la sopravvivenza richiese scelte estreme, compreso il ricorso al cannibalismo.

Questi eventi tragici forniscono un contesto storico che aggiunge realismo e profondità alla narrazione di “yellowjackets”, evidenziando le dinamiche e le psicologie che possono emergere in situazioni di crisi.

Tematiche filosofiche e letterarie in yellowjackets: un dialogo con “il signore delle mosche”

Oltre alle ispirazioni storiche, “yellowjackets” trae spunto anche da opere letterarie significative, in particolare da “Il signore delle mosche” di William Golding. Quest’ultimo esplora la progressiva regressione di un gruppo di ragazzi a uno stato primitivo dopo un naufragio, evidenziando come la civiltà possa rapidamente sfaldarsi sotto pressione. Ashley Lyle, nel discutere l’opera, ha affermato che, sebbene “yellowjackets” non sia un adattamento diretto, i temi di fede, superstizione e il bisogno umano di trovare un significato emergono in entrambe le storie.

Il contrasto tra “yellowjackets” e “il signore delle mosche” si manifesta in modo evidente: mentre quest’ultimo si concentra su una gerarchia di governo e potere, la serie di Showtime si rivolge ai legami e ai conflitti tra le donne, rendendo omaggio alle dinamiche uniche delle relazioni femminili. Un elemento intrigante è il ritorno al tema del male insito nell’umanità, catturato iconicamente nella frase di Golding “Gli umani producono il male come le api producono il miele”, evocata anche attraverso piccoli omaggi sia nel titolo che nel nome della squadra delle protagoniste.

In attesa dell’uscita della terza stagione, i fan possono rimanere sintonizzati e scoprire come le sopravvissute affronteranno i loro demoni interiori e i conflitti di gruppo, mentre il mistero della loro esperienza continua a svelarsi.

Articoli correlati

Condividi