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Young Europe – Recensione

Il primo lungometraggio del mondo sulla sicurezza stradale è made in Italy. Matteo Vicino dà prova della sua abilità confezionando un prodotto accattivante

Regia: Matteo Vicino – Cast: Victoria Oberli, Camilla Ferranti, Michele Gammino, Riccardo Leonelli, Alexandra Bensiman, Maria Luisa De Crescenzo – Genere: Drammatico, colore, 97 minuti – Produzione: Italia, 2012 – Distribuzione: Showbiz – Data di uscita: 29 marzo 2012.

young-europeIl film è la storia di cinque ragazzi europei raccontata dal loro punto di vista. Un commovente e forte quadro della società moderna virato secondo l’ottica delle nuove generazioni e che per la prima volta porta sullo schermo lo scomodo e poco “cinematografico” tema della sicurezza stradale. Josephine, ricca parigina lasciata completamente sola dalla famiglia; Julian, giovane irlandese irretito dalle attenzioni di una lettrice di spagnolo, e infine Federico e Annalisa in Italia, due adolescenti che cadono nella trappola di amicizia di un adulto senza morale, Angelo. Il film è costellato di personaggi positivi che aiuteranno i giovani nelle difficili scelte della vita che, come dimostra il finale, purtroppo riserva sempre una conseguenza alle scelte compiute.

Primo lungometraggio al mondo realizzato sul tema della sicurezza stradale, “Young Europe”, realizzato e diretto da Matteo Vicino, nel contesto del progetto didattico Icarus, con la collaborazione della Polizia Stradale e della Fondazione ANIA, si differenzia fin da subito dagli altri prodotti audiovisivi di sensibilizzazione. Il film riesce infatti ad attrarre, oltre che per l’importanza del messaggio, grazie alla buona sceneggiatura di fondo (particolarmente nella vicenda di Josephine), che viene utilizzata come strumento capace di suscitare attenzione e coinvolgimento emozionale nel pubblico. Sebbene la distinzione tra personaggi positivi e negativi sia fin troppo netta, le storie si intrecciano in maniera incalzante sullo schermo, merito di un’ottima prova di Vicino, autore di una regia dinamica e di un montaggio appassionante coadiuvato da un’attenta fotografia.

Degne di note anche le prove attoriali dei giovani protagonisti, nel particolare l’interpretazione di Victoria Oberli, alla sua prima prova sul grande schermo, che regala al personaggio una sfumatura di fragilità commista a rabbia capace di dare maggior intensità all’intera storia.

Dopo la commedia “Outing – Fidanzati per sbaglio”, Matteo Vicino si dimostra quindi capace di affrontare con perizia e maestria un tema drammatico come quello degli incidenti stradali, causa di quasi cento giovani vittime al giorno in Europa, e di riuscire nell’intento di costruire una storia che non faccia la morale ai giovani ma li porti nella condizione di riflettere sull’importanza, spesso vitale, delle buone abitudini e dell’attenzione da riservare alla guida. Ciò che colpisce, però, è anche la solitudine che permea la vita dei ragazzi, spesso privi di veri modelli di riferimento e lasciati così in balia della loro confusione e insicurezza.

In conclusione “Young Europe”, visibile gratuitamente su YouTube e su www.showbiz-movies.com, è un film per giovani e non solo, da vedere nella speranza che i suoi 97 minuti possano davvero salvare la vita di qualcuno.

Miriam Reale

Young Europe – Recensione

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